Nella campagna di Aquileia, una ristretta fascia pianeggiante che da Grado si estende fino alla fortezza di Palmanova, si coltiva la vite su terreni di natura prevalentemente sabbioso-argillosa.
Qui la viticoltura ha una millenaria storia di qualità anche se la Doc è stata riconosciuta soltanto nel 1975.
I vini autoctoni sono il Friulano e il Verduzzo friulano tra i bianchi e, tra i rossi, il Refosco dal peduncolo rosso, vino-bandiera della Doc. Poi: Pinot bianco, Pinot grigio, Riesling renano, Sauvignon, Traminer aromatico, Chardonnay e tutti i Cabernet.
Nell’agro aquileiese, la vite fu coltivata con amore e dedizione prima dai Celti e poi dai Romani. Lo storico greco Erodiano del III secolo d.C. narra, nella sua “Storia dell’Imperatore Massimino”, descrivendo la campagna di Aquileia, che: “disposti sono gli alberi a eguali distanze e accoppiate sono le loro viti, formando un quadro giulivo, tanto da sembrare, quelle terre, adorne di corone frondeggianti”.