Nelle piazzette e nelle viuzze del centro della cittadina, appena oltre le spiagge assolate, si respira la storia di quella che molti conoscono come "Figlia di Aquileia e madre di Venezia". Dell’emporio romano di Aquileia Grado fu scalo marittimo, rifugio ed infine la principale antagonista. Di Venezia fu la “madre” dal punto di vista storico e religioso in quanto le trasmise il titolo patriarcale. Durante il V e il VI secolo d.C., a causa delle ricorrenti incursioni barbariche e delle insidie del mare, Grado da isola divenne una fortezza, il Castrum gradense.
Il centro storico è un pittoresco labirinto di calli e campielli, con architetture tradizionali tratteggiate da muri di pietra, piccole finestre, strette scalinate esterne e caratteristici comignoli. Un tessuto urbano rimasto inalterato nel tempo, volto tipico di un borgo marinaro altoadriatico. Delle antiche mura del Castrum oggi si possono ammirare le impressionanti fondamenta e parte dell’alzato. L’impianto urbanistico tardo-romano è ancora leggibile nelle calli della città vecchia e nella sua topografia. In Campo dei Patriarchi si possono ammirare gli splendidi edifici paleocristiani: le Basiliche dedicate a Santa Maria delle Grazie ed a Sant’Eufemia, il Battistero e il Lapidario.
Gravo vecio (il castrum è conosciuto anche con questo nome) con la sua atmosfera incantevole vi invita a perdervi nel suo ‘gomitolo’ di viuzze, dove potrete scoprire luoghi romantici e gustare le specialità tipiche locali in uno dei tanti ristoranti o trattorie dal fascino unico.