U na rotta importante era quella percorsa dai pellegrini che partivano dall’Europa Orientale: dalle attuali Austria e Polonia attraverso Tarvisio e dai Balcani via Gorizia e Cividale del Friuli, questi potevano proseguire il cammino sull’antica via Annia e lungo la Romea o dirigersi all’abbazia di Nonantola (in Emilia Romagna) per raggiungere la Francigena e la consolare via Cassia, in Toscana. Da qui, piegando a sud, raggiungevano Roma e i porti del meridione verso Gerusalemme, oppure puntavano a nordovest verso Santiago de Compostela.
Il progetto Romea Strata promosso dall'Ufficio pellegrinaggi della diocesi di Vicenza, con la collaborazione del Centro italiano studi compostelliani e della Regione Friuli Venezia Giulia, vuole riscoprire queste storiche vie di pellegrinaggio ed è suddiviso in otto tratti, i cui nomi richiamano i territori e gli antichi percorsi di fede e coinvolge cinque regioni italiane.
Sono due gli itinerari che insistono sul territorio del Friuli Venezia Giulia: la Romea Allemagna e la Romea Aquileiense.
La prima congiunge Tarvisio a Concordia Sagittaria e alla Pianura Veneta, con un percorso lungo circa 200 km. È il primo tratto italiano dell'antica via di pellegrinaggio che qui arriva dai Paesi baltici, da Czestochowa, Cracovia, Vienna.
La Romea Aquileiense ha inizio, invece, in Slovenia presso il santuario della Madonna Addolorata di Miren-Kostanjevica sul monte Grado per poi raggiungere i territori della provincia di Gorizia (Aquileia compresa) e attraversare la regione fino a Concordia Sagittaria, per un totale di circa 100 km da percorrere in sei tappe.