Grado è figlia di Aquileia, ma è madre di Venezia. La Serenissima, sempre più potente, importò da Grado il culto di S. Marco e col tempo la spogliò di parecchi tesori e del privilegio di chiamare patriarca il proprio vescovo.
Oggi Grado è una cittadina tranquilla, che vive di pesca e di una presenza turistica importante.
Il ruolo di Grado come stazione climatica ha un’origine particolare; il regio-Imperial Decreto del 1892 istituiva un Curatorio balneare sull’Isola del Sole (o Isola d’Oro), dove sorge la cittadina. La nobiltà austroungarica conosceva già bene questi luoghi, che esercitano ancora oggi un fascino speciale, e le case patrizie di gusto teresiano sono lì a testimoniarlo.
Un tempo Grado si raggiungeva solo in barca. Per questo la natura e la terra sono un patrimonio quasi incontaminato che in molti vengono da lontano per ammirare: tutta l’area mantiene un aspetto selvaggio ed assolutamente originale. Ora l’isola è collegata alla terraferma da un lunghissimo ponte (Ponte Matteotti) verso Aquileia ma nonostante ciò, il suo fascino isolano è rimasto invariato.