Aquileia

Aquileia

A soli 10 km da Grado sorge un sito archeologico di eccezionale rilievo.

Grazie al ruolo svolto nell'antichità e alla ricchezza delle sue testimonianze archeologiche, Aquileia è sicuramente uno dei siti archeologici più importanti d'Europa. Distante solo 10 km dall'isola di Grado, Aquileia è facilmente raggiungibile in auto, in bicicletta grazie alla ciclovia Alpe Adria o con l’Archeobus (una volta alla settimana il venerdì, daluglio a settembre).

Fondata nel 181 a.C  per difendere i confini e tentare l’espansione verso il Danubio, Aquileia è diventata ben presto una delle città più grandi, più ricche e importanti dell'Impero Romano grazie anche al prospero commercio che qui vi arrivava e partiva per mezzo di una funzionale e capillare rete stradale e del porto fluviale. L’attuale area archeologica, dal 1998 considerata dall'Unesco Patrimonio dell’Umanità, è di eccezionale importanza e consente di ammirare i resti del foro romano, del sepolcreto, di pavimenti in mosaico e fondazioni di case, di statue, dei mercati, di mura, del porto fluviale e della Via Sacra, di un grande mausoleo e di molto altro.

Raggiunto il suo apice tra il I  e il IV secolo, con una popolazione stabile di circa 50.000 abitanti, a causa della distruzione attilana della metà del V secolo d.C. subì un collasso economico e sociale che perdurò sino all'epoca medievale. Aquileia rimase comunque un importante centro politico e culturale anche durante le invasioni degli Ungari (X sec. d.C.), nonostante rappresentasse una zona complessa dell'Impero, a causa dell’incontro delle civiltà latina, germanica e slava.

La diffusione del Cristianesimo ad Aquileia, che una tradizione leggendaria fa risalire addirittura all’evangelista Marco, è evidentissima nella realizzazione del primo complesso basilicale dopo il 313 d.C.  da parte del vescovo Teodoro. Dal VI sec. i presuli si qualificarono come patriarchi con supremazia su altre sedi vescovili e dal 1077 ebbero dall'Imperatore germanico il potere temporale sul Friuli con le prerogative ducali. Il potere temporale dei patriarchi di Aquileia proseguì fino alla conquista veneziana del Friuli nel 1420. Per una sede ecclesiastica di così grande prestigio vennero costruite diverse chiese. Il patriarcato fu soppresso nel 1751.

L’attuale area archeologica, dal 1998 considerata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, è di eccezionale importanza e consente di ammirare i resti del foro romano e del sepolcreto, pavimenti in mosaico e fondazioni di case, statuemercati e di mura, del porto fluviale e della Via Sacra, con i possenti blocchi delle banchine di attracco, di un grande mausoleo e di molto altro. Altre attrazioni sono il Fondo Cal, il Fondo Pasqualis, la Domus e Palazzo Episcopale, la Domus di Tito Macro e la Sudhalle.

 

8 straordinarie tappe alla scoperta di Aquileia e non solo:

 

  1. La splendida Basilica di S. Maria Assunta, la cui struttura originaria risale agli anni immediatamente successivi al 313 d.C. è stata fondata dal Vescovo Teodoro. Nel corso dei secoli, soprattutto durante l’epoca patriarcale, ha subito diverse trasformazioni, ma ancora conserva nelle fondamenta le aule teodoriane, considerate la prima area di culto per i Cristiani. La basilica conserva tuttora, pur con rimaneggiamenti, le linee architettoniche della riedificazione realizzata, nel 1031, dal Patriarca Popone che fece costruire anche il possente campanile. Accanto alla Basilica si trovano la cosiddetta Chiesa dei Pagani e il Battistero. All’interno Basilica si possono ammirare i famosi mosaici paleocristiani (IV sec.) che costituiscono una tappa fondamentale nella storia dell'arte tardoromana. Il tappeto musivo, con diversi motivi decorativi, copre quasi tutto il pavimento (circa 750 mq.). Di grande rilievo, poi, sono gli affreschi del XII sec. della cripta e quelli dell'XI sec. della volta dell'abside.

 

  1. Il maestoso Campanile della Basilica, costruito alla metà dell’XI secolo dall'alto dei suoi 73 metri, non crea solamente uno scenario solenne, ma offre anche la possibilità di godere di una vista mozzafiato.

 

  1. Il Foro Romano, il centro politico e amministrativo dell’Aquileia imperiale, costruito nel II-III secolo d.C.: era il luogo più importante della città con piazza, basilica civile, botteghe, lunghi porticati ricoperti di marmo e statue, di cui molto è oggi ancora visibile. Il foro è particolarmente suggestivo alla sera, quando tutto il percorso è illuminato.

 

  1. La Via sacra e il porto fluviale: un viale verdissimo, costeggiato da cipressi, accompagna i visitatori attraverso i principali reperti e siti romani di Aquileia. Parte dal retro della Basilica sulla piazza e raggiunge il porto fluviale sul Natissa. L’antico porto fluviale di Aquileia risale al I secolo: il fiume Natissa, oggi poco più che un rivolo, era largo ben 48 metri ed era costeggiato da due file di banchine di 350 metri su entrambi i lati. Un lato delle banchine è ancora visibile, l’altro è interrato. Una passeggiata lungo l’antico porto fluviale permette di capire il genio dei romani: prevedevano due tipi di banchine di pietra, in base alle dimensioni delle navi che qui arrivavano, e due tipi di ormeggi - uno verticale e uno orizzontale - da usare alternativamente in base alla marea.

 

  1. Il Museo Archeologico Nazionale di Villa Cassis, con il sole o con la pioggia, merita assolutamente una visita. Considerato uno dei maggiori musei archeologici dell'Italia Settentrionale, raccoglie una ricchissima serie di reperti incredibilmente belli che testimoniano dell’antica grandezza della città romana e che permettono di ricostruire la vita quotidiana dei suoi abitanti: statue, mosaici, monete, terrecotte, gemme incise, urne, bronzi, imbarcazioni, il lapidario e una delle più preziose e ricche collezioni di vetri romani esistente al mondo.

 

  1. Da visitare anche il Museo Paleocristiano, in località Monastero, creato con il duplice scopo di valorizzare i mosaici e gli altri reperti archeologici scoperti nella Basilica e di raccogliere e sistemare il materiale paleocristiano di cui è ricca la città. Conserva la più grande raccolta di "tituli" in greco e latino, oltre 130 iscrizioni, e altri reperti altomedievali. Dall’alto di due grandi terrazze è possibile ammirare il ricco pavimento musivo.

 

  1. La Ciclovia Alpe Adria “Radweg” collega Salisburgo, in Austria, con Grado, attraverso una serie di piste ciclabili che uniscono i luoghi più belli dell’Austria e del Friuli Venezia Giulia. La tappa che passa per Aquileia parte da Udine e conduce a Grado, attraverso campagne, vigneti, canali, reperti romani e il suggestivo paesaggio lagunare. Per chi parte da Aquileia o vi arriva, il percorso in bicicletta comprende anche aree sosta attrezzate e servizi. 

 

  1. Aquileia, situata al limite della provincia di Udine, tra la laguna di Grado e Marano e la “bassa” friulana, è da sempre crocevia di popoli, culture, storie e anche di sapori. Offre una cucina del territorio, con piatti di mare e di terra, assolutamente straordinaria. Il modo migliore per apprezzare le delizie enogastronomiche locali è fermarsi in un agriturismo o in una delle piccole trattorie con chioschi e panche di legno sulla strada statale. Occasione ideale anche per assaggiare i vini DOC della zona: da non perdere il “Refosco dal peduncolo rosso”, in una delle aziende vitivinicole che fanno parte della Strada del Vino di Aquileia

 

A pochi passi da Grado è possibile, dunque, immergersi nel vasto mare dell’arte romana e paleocristiana di Aquileia, lasciarsi affascinare dall’antica grandezza e, sulle ali di un’aquila, volare nella storia.

 

 

 

Contatti

Indirizzo Via Giulia Augusta, 33051 Aquileia UD
Telefono 0431 917619
Email protocollo@fondazioneaquileia.it
Sito web https://www.fondazioneaquileia.it/it