Palazzo Regionale dei Congressi

Palazzo Regionale dei Congressi

Edificio ideato per ospitare incontri nazionali e internazionali da oltre 1000 persone.

In confronto a spiagge sue ‘concorrenti’, Grado ha sempre avuto una stagionalità più lunga grazie agli ottimi servizi offerti dalle Terme marine e alle notevolissime attrattive artistiche del suo pittoresco centro storico. Inoltre, per chi ama la natura, il richiamo che la nostra isola esercita è irresistibile soprattutto fuori stagione: basti pensare alla straordinaria bellezza della sua laguna e all’offerta di molteplici attività sportive tra cui golf, vela e canotaggio oppure, per gli amanti della bicicletta, alla rete di piste ciclabili e ciclovie che permettono di scoprire l’entroterra. Non da ultimo è assolutamente piacevole raggiungere Grado già in primavera o in autunno anche solo per una passeggiata sulla cosiddetta ‘diga’ e in riva al mare, mentre gli appassionati della buona cucina del pesce frequentano l’isola in ogni stagione.

Oltre a essere assieme a Barbana meta di pellegrinaggi e del turismo religioso quasi tutto l’anno, Grado è una destinazione legata all’ospitalità alberghiera per il turismo scolastico e vede ulteriormente prolungata la sua vita turistica quale sede congressuale. Alcuni hotel gradesi a più stelle sono dotati di proprie sale conferenze, ma determinante per lo sviluppo di questo specifico settore è il Palazzo Regionale dei Congressi. Venne progettato e realizzato dallo Studio Architetti Avon e Associati di Udine nel 1980 e costruito con finanziamenti pubblici; è situato tra gli stabilimenti termali e il Parco delle Rose, occupa una superficie di oltre 2.000 metri quadrati e ospita un auditorium con oltre 1.000 posti, ma non mancano le sale con minore capienza. Fondamentali per un centro congressi sono senz’altro la funzionalità e la modularità degli spazi, caratteristiche queste che gli architetti Gianni Avon e Marco Zanuso avevano allora già ben presenti. Lo stile rispecchia le tendenze tipiche dell’architettura a cavallo tra fine anni “70 ed inizio anni “80 e, per le tecniche costruttive, si recepirono immediatamente le norme antisimiche legate alla ricostruzione del Friuli dopo i due terremoti del 1976.

Il nostro Palazzo dei Congressi fu subito apprezzato, tra gli altri, dal grande storico e critico d’architettura Bruno Zevi e, rifacendoci a  una sua positiva recensione proprio del 1980, cercheremo di spiegarvi perché: la scelta dei volumi si basò su un quadrato di fondo con lati di 45 metri, cui si sovrapposero altri due quadrati uno ruotato ed uno parallelo; l’ampia struttura interna risulta così alquanto dinamica in termini spaziali. Venne scelto l’utilizzo del cemento bianco a vista, con rigature o scanalature diagonali, per connotare l’insieme con effetti di chiaro-scuro sempre diversi in base alle differenti condizioni di luce esterna. Per creare una specie di stacco tra la parte superiore dell’edificio ed il cielo si ricorse al rivestimento con piastrelle di graniglia grigia, unica concessione cromatica, disposte a scacchiera. L’accesso all’ampio foyer interno è possibile dal portico del pianterreno e Zevi approvò incondizionatamente le soluzioni adottate per le aree delle varie attività e funzioni: dalla segreteria al guardaroba, dallo spazio bar, alle zone espositive, agli arredi delle sale cui riconobbe senso pratico e gusto estetico.

In termini operativi il Palazzo dei Congressi di Grado, dotato di moderna impiantistica, è sede di eventi principalmente congressuali a livello sia locale che internazionale, tra tutti le “Giornate Mediche” ovvero “Aerzte-Tage” che richiamano studiosi e operatori in campo medico dai Paesi di lingua tedesca, ma anche mostre e manifestazioni culturali di vario genere, concerti e spettacoli teatrali. Infine, oltre alla curata vegetazione che circonda il Palazzo, ricordiamo che a lato vi sono i campi da gioco del Tennis Club Grado, mentre le Terme e la spiaggia sono a pochi passi. Pertanto Grado risulta particolarmente attraente quale sede di convegni e, con il suo variegato comprensorio, rappresenta un punto di partenza ideale per eventi collaterali ed escursioni a completamento dell’offerta turistico-congressuale.