È un Cammino, non maggiore (come quelli che conducevano a Roma, Gerusalemme e Santiago de Compostela), ma neppure minore (cioè che ha per meta un singolo Santuario della regione); esso, infatti, "congiunge" Grado (Barbana) e Aquileia, sede dell’antico patriarcato, al Monte Lussari, che accoglie il Santuario mariano, toccando molte altre chiese, località, e città particolarmente rilevanti nella storia di questa regione. Il percorso copre una distanza di 210 chilometri e può essere diviso in 11 tappe.
La ricostruzione dell’antico tracciato si avvale di fonti storiche, documenti scritti, elementi del paesaggio, costruzioni artistiche votive, ma anche delle testimonianze degli anziani.
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Percorrendo questo Cammino, si attraversa il Friuli dal mare alle Alpi (il santuario del monte Lussari si trova a 1.766 m.s.l.m.), si sfiorano chiesette votive, si è guidati da antiche ancone e si possono riconoscere tracce di storici centri d’accoglienza gestiti da ordini monastici e cavallereschi. Si tratta di un collegamento intuìto, ricostruito tappa per tappa, perché la ferrovia, le nuove strade, i ponti e le trasformazioni dei paesi, hanno cancellato, spostato, deviato molti tratti delle antiche vie che percorrevano i pellegrini.
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Se il primo segno distintivo del Cammino è quello patriarcale, il secondo è quello Mariano, per questo si chiama Cammino Celeste, poiché unisce luoghi di antica devozione mariana (Barbana, Castelmonte, Lussari); numerosissime sono le ancone, le edicole e le immagini di Maria, che accompagnano il devoto lungo la via.
E mentre si cammina e si procede, si può godere della presenza di piccoli gioielli artistici poco conosciuti, e grazie alla lentezza del passo si può osservare la modificazione del paesaggio: la laguna, la pianura, i fiumi, le cittadine, i vigneti del Collio, le diverse Valli con i rispettivi fiumi, i monti delle Prealpi e quelli delle Alpi Giulie ci verranno incontro. Anche l’udito riconoscerà i passaggi da una zona all’altra, poiché molti sono i dialetti e le lingue che seguiranno il passo.
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Ma il Cammino Celeste non è una percorrenza chiusa dentro questa regione, poiché dall’Austria e dalla vicina Slovenia sono stati attivati due altri Cammini che portano al Lussari.